PAZZA IDEA FESTIVAL Icona edizione 2022

Annalisa Camilli

Nata a Roma nel 1980, è una giornalista italiana che ha lavorato per l’Associated Press e per Rai News 24 prima di approdare, nel 2007, alla rivista Internazionale per cui scrive reportage e inchieste.. Nel 2017 ha vinto l’Anna Lindh Mediterranean Journalist Award per l’inchiesta La barca senza nome, e per il giornalismo ha ricevuto nel 2019 il premio Cristina Matano e nel 2020 il Premio Saverio Tutino.

Nel 2019 con un consorzio di giornalisti europei si è aggiudicata il Concordia award per la libertà di stampa. Ha scritto La legge del mare (Rizzoli, 2019) sulla campagna di criminalizzazione delle ong nel Mediterraneo, finalista al Premio Leogrande nel 2020 e al Premio Estense nel 2020.

Il suo libro più recente è il saggio Un giorno senza fine. Storia dall’Ucraina in guerra (Ponte alle Grazie 2022), ispirato al podcast Da Kiev, di Storielibere.fm, in cui narra la sua esperienza in Ucraina durante l’invasione russa.  È autrice del podcast Limoni, il racconto del G8 di Genova vent’anni dopo.

Appuntamenti

Un giorno senza fine. Storie dall’Ucraina in guerra

Il 24 febbraio 2022, la Federazione Russa invade l’Ucraina. All’improvviso l’Europa si risveglia in guerra. Si scontrano due Stati già in conflitto da otto anni, anche se tutti sembravano averlo dimenticato. Torna il fantasma della guerra fredda e il timore di un’escalation nucleare globale. La guerra viene subito raccontata in diretta da migliaia di giornalisti di tutto il mondo, ma l’opinione pubblica è travolta da analisi geopolitiche, violenti scontri di opinione e contrapposizioni ideologiche, che si concentrano più sull’opportunità dell’invio di armi e del sostegno a Kiev che sulla situazione sul campo e le sue conseguenze.
Mentre la presunta «guerra lampo» si trasforma – con le parole di un civile ucraino – in «un unico giorno senza fine», da Kiev Annalisa Camilli raccoglie le storie di chi ha perso i familiari nei bombardamenti, di chi non è riuscito a scappare, di chi è tornato per combattere e vuole arruolarsi, di chi ha scelto di vivere nel sottosuolo delle città ridotte in macerie o è stato costretto a fuggire. Ma riflette anche sul racconto della guerra e sulle sue retoriche, sulla distanza da tenere quando si descrive la sofferenza degli altri. Sullo sfondo le strategie militari, i movimenti degli eserciti, i tentativi della diplomazia internazionale, la propaganda e le fake news, mentre al centro rimane la voce di quelli che più di tutti hanno subito le tragiche conseguenze del conflitto: i civili. Dall’autrice del popolare podcast “Da Kiev”.
Anno di pubblicazione: 2022
Editore: Ponte alle Grazie