PAZZA IDEA FESTIVAL Icona edizione 2023

Matteo B. Bianchi

Matteo B. Bianchi è scrittore, editor e autore tv.

Ha pubblicato i romanzi “Generations of love“, “Fermati tanto così“, “Esperimenti di felicità provvisoria” (Dalai editore), “Apocalisse a domicilio” (Marsilio), “Generations of love – Extensions” e “Maria accanto” (Fandango). Inoltre ha pubblicato la favola “Tu Cher dalle stelle” (Playground) e il saggio “Yoko Ono – Dichiarazioni d’amore per una donna circondata d’odio” per Add editore. Insieme a Giorgio Vasta ha curato il “Dizionario affettivo della lingua italiana” (Fandango).

Per la radio ha scritto il quotidiano “Dispenser” (Radio Due Rai), in tv è stato fra gli autori di programmi quali “Victor Victoria” (La7), “Quelli che il calcio” (Rai Due), “X Factor“, “E poi c’è Cattelan” (Sky Uno).

Dirige da quasi vent’anni la sua personale rivista di narrativa ‘tina, in cui da spazio agli scrittori esordienti.

Nel 2022 insieme ad Alessandro Cattelan ha fondato la casa editrice Accento, di cui è il direttore editoriale.

Il suo ultimo romanzo è “La vita di chi resta” (Mondadori).

 

Appuntamenti

La vita di chi resta

Libro vincitore dell’Orbetello Book Prize 2023
Libro presentato da Paolo Cognetti nell’ambito dei titoli proposti dagli Amici della domenica al Premio Strega 2023

Ciò che stiamo consegnando nelle mani di chi legge è un dono, sì, ma un dono di straordinaria gravità. Eppure, ognuna di queste pagine contiene un germe di futuro, la testimonianza di come, persino nelle pieghe di un dolore indicibile, la scrittura possa ancora salvare.

“Quando torni io non ci sarò già più.” Sono le ultime parole di S. a Matteo, pronunciate al telefono in un giorno d’autunno del 1998. Sembra una comunicazione di servizio, invece è un addio. S. sta finendo di portare via le sue cose dall’appartamento di Matteo dopo la fine della loro storia d’amore. Quel giorno Matteo torna a casa, la casa in cui hanno vissuto insieme per sette anni, e scopre che S. si è tolto la vita. Mentre chiama inutilmente aiuto, capisce che sta vivendo gli istanti più dolorosi della sua intera esistenza. Da quegli istanti sono passati quasi venticinque anni, durante i quali Matteo B. Bianchi non ha mai smesso di plasmare nella sua testa queste pagine di lancinante bellezza. Nei mesi che seguono la morte di S., Matteo scopre che quelli come lui, parenti o compagni di suicidi, vengono definiti sopravvissuti. Ed è così che si sente: protagonista di un evento raro, di un dolore perversamente speciale. Rabbia, rimpianto, senso di colpa, smarrimento: il suo dolore è un labirinto, una ricerca continua di risposte – perché l’ha fatto? –, di un ordine, o anche solo di un’ora di tregua. Per placarsi tenta di tutto: incontra psichiatri, pranoterapeuti, persino una sensitiva. E intanto, come fa da quando è bambino, cerca conforto nei libri e nella musica. Ma non c’è niente che parli di lui, nessuno che possa comprenderlo. Lentamente, inizia a ripercorrere la sua storia con S. – un amore nato quasi per sfida, tra due uomini diversi in tutto –, a fermare sulla pagina ricordi e sentimenti, senza pudore. Ecco perché oggi pubblica questo libro, perché allora avrebbe avuto bisogno di leggere un libro così, sulla vita di chi resta. Ma c’è anche un altro motivo: “In me convivono due anime” scrive, “la persona e lo scrittore”. La persona vuole salvarsi, lo scrittore vuole guardare dentro l’abisso. Per vent’anni lo scrittore che c’è in Matteo ha cercato la giusta distanza per raccontare quell’abisso. E quando si è trovato nel punto di equilibrio, da lì, da quella posizione miracolosa, ha scritto queste parole, che, seppur lucidissime, sgorgano con la forza e la naturalezza dell’urgenza. Ciò che stiamo consegnando nelle mani di chi legge è un dono, sì, ma un dono di straordinaria gravità. Eppure, ognuna di queste pagine contiene un germe di futuro, la testimonianza di come, persino nelle pieghe di un dolore indicibile, la scrittura possa ancora salvare.

Anno di pubblicazione: 2023
Editore: Mondadori