L’intervista al grande scrittore e drammaturgo armeno, naturalizzato greco, che come pochi altri ha saputo raccontare il Mediterraneo, le sue fascinazioni e contraddizioni, diventando non solo un maestro indiscusso del noir. Markaris è, infatti, anche un fine intellettuale, con uno spessore che è dato anche dalle sue origini multiculturali.
“La Grecia è stata per molto tempo un paese povero. Visto che da noi non c’erano stranieri, pensiamo di non essere razzisti. Oggi, gli albanesi arrivano con un solo semplice scopo: lavorare e guadagnare un po’ di soldi, come facevano i greci in Germania negli anni ‘50” sostiene Markaris. E continua “Al presente, viviamo in un’epoca dominata dal denaro. La sola cosa che conti è il valore economico di ciascuno. Siccome queste persone sono povere, diventano insopportabili. Prima la povertà era trattata con filantropia, oggi viene affrontata solo con ostilità.”.
Un viaggio nella grande cultura che ha unito i popoli d’Europa.