Il potere, l’eros, l’amicizia, la morte, la famiglia, la guerra, i tradimenti, attraverso le nuove traduzioni di quattro play di Shakespeare (“La tempesta”, “Sogno di una notte d’estate”, “Otello” e “La dodicesima notte”) a firma di Patrizia Cavalli, e la lettura di alcune delle sue più belle poesie. Perchè “Non ci sono parole belle o brutte. Tutte sono stupende. Purché siano reali e pertinenti. Spesso le parole sono usate in modo orribile, e alcune vengono logorate dall’uso. Perciò bisogna aspettare che ritrovino un’innocenza”.