Bolognese, classe 1960, spesso viene incastrato nella rosa dei giovani che uscirono alla scoperta grazie a Vittorio Tondelli. Si è distinto da subito senza più alcun modo di essere etichettabile. Tifosissimo del Bologna ha vissuto a Roma, Torino, Beirut, Il Cairo, New York non necessariamente in quest’ordine. A New York torna almeno una volta l’anno.
Ha lavorato a La Stampa sia come corrispondente da New York che in redazione a Torino, inviato di una trasmissione di Gad Lerner, La Repubblica sia come reporter, sia tenendo una rubrica fissa. Ha scritto per Vanity Fair, è stato il direttore di GQ (non necessariamente in quest’ordine) è il direttore di Rai Sport. La sua vita privata non sono affari nostri.