Non è mai semplice raccontare il tempo presente, i nodi della crescita, le tappe forzate verso la maturità, il disincanto o al contrario la persistenza dei sogni: ci vogliono cuore e limpidezza, l’urgenza di fotografare con le parole il momento cruciale dell’incontro – e dello scontro con l’altro e con la realtà. Eppure ci si può provare, creando un nuovo “lessico familiare” della memoria e degli affetti che ci fortifichi alle radici e ci indichi la strada, o dipingendo lo strappo necessario per sopravvivere in una società che oggi come in passato rifiuta e combatte gli outsiders, gli esclusi o i ribelli e così facendo semina la tempesta.
Un incontro con due scrittori giovani e di talento che sanno raccontare la loro generazione, i fallimenti e le perdite, ma anche la forza e le insperate risorse che possediamo, e soprattutto i luoghi delle periferie, in cui, a saperlo cercare bene, germoglia il futuro.