“Siccome il mondo è impazzito, e lo sappiamo da molti segni, i doni di fama e fortuna che esso usa prodigare sono, per l’appunto, frutto del caso. Inutile cercare di giudicarli, inutile cercare di indagarne le ragioni e le strade, inutile forse anche stupirsene, lo sforzo di ognuno deve essere quello di giudicare ciascuna cosa, opera o persona, isolandola dal giudizio degli altri”.
La straordinaria e attualità del pensiero di Natalia Ginzburg, un richiamo forte all’indipendenza di pensiero, alla visione realistica del mondo. Il “femminile” inteso come sguardo alternativo sul mondo, come possibilità “altra” di interpretarlo e agirlo sono raccontate dalla scrittrice da Sandra Petrignani ne “La Corsara”, un viaggio nella vita e nella figura di una grande intellettuale attraverso le case che ha abitato, le persone che la conobbero, i suoi scritti fulminanti e precisi. “Corsari”, appunto, come quelli di Pasolini, e come l’indipendenza e la passione che hanno guidato sempre la vita di una donna fortemente “plurale”, quasi una costellazione: narratrice, saggista, commediografa, infine parlamentare, pietra miliare della vita culturale italiana del Novecento.