L’unico cronista europeo che attualmente è sotto protezione per minacce neofasciste e neonaziste racconta le vicende e le contraddizioni di una città unica. Paolo Berizzi, inviato del quotidiano La Repubblica, riavvolge il filo che risale non solo ai tempi della repubblica di Salò, di cui Verona fu una delle capitali, ma addirittura agli albori del movimento fascista.
E ancora, ex skinhead e animatori di festival nazirock, capi ultrà che allo stadio inneggiano a Hitler ed esaltano “una squadra a forma di svastica”, tradizionalisti cattolici nemici giurati dell’illuminismo, dello Stato unitario e del “dilagante progressismo ecclesiale”, promotori di cene e gite in cui “è gradita la camicia nera” che entrano in consiglio comunale nella lista del sindaco e organizzano manifestazioni finanziate dal Comune.
Cosa succede nel Nord Est del nostro Paese? Non dovremmo forse prestare più attenzione a certi segnali, se abbiamo a cuore la salute della nostra democrazia?