“Il patrimonio delle materie prime indicate dai centenari dev’essere l’input per una grande innovazione culinaria, dev’essere un connubio tra nuove tecniche di cucina e procedimenti consolidati, quali le tecniche di cottura ma senza mai tralasciare l’aspetto salutistico del piatto e senza mai sottovalutare l’aspetto primitivo per cui il cibo è importante, cioè la nutrizione.” Un giovane cuoco appassionato di Sardegna e longevità racconta le sue sperimentazioni con i cibi della tradizione, l’amore per il territorio e la valorizzazione della memoria storica che hanno reso la Sardegna una delle cinque “Blue Zones” del mondo.