Una lectio magistralis ad hoc del critico letterario e scrittore Emanuele Trevi per l’affascinante quanto complicato binomio qual è “bellezza e rivoluzione”. Un excursus imperdibile tra letteratura e Storia, con la rivoluzione russa come immenso epicentro di un terremoto universale e due nomi, fiammeggianti e immortali, per tutti: Marina Cvetaeva (1917-1919) e Vladimir Majakovskij.
Domande incandescenti alle quali la grande letteratura, in particolare quella russa, cerca da sempre di dare una risposta: dove finisce, nell’esperienza umana, il dominio dell’”utile” e dove inizia quello dell’”inutile” ? Gli uomini del Novecento hanno sperimentato questo dilemma, sempre latente nel pensiero occidentale con una drammaticità prima sconosciuta. Ancora, la felicità del singolo e quella delle masse, il pensiero tragico e lucidissimo di Majakovskij, la rivoluzione russa come immenso epicentro di un terremoto universale e le testimonianze dal cuore del conflitto con i taccuini moscoviti di Marina Cvetaeva (1917-1919).