Il noto illustratore romano ritorna al festival con una selezione di opere che con il suo caratteristico tratto ironico e sagace, di grande intuito e delicatezza, interpretano le “trasformazioni” di questa edizione: cercare di decifrare il futuro, privilegiare la delicatezza, l’armonia, la sostanza anche nei rapporti e nelle relazioni e nella visione del mondo.
I cambiamenti del nostro tempo, ancora prima di essere raccontati, possono essere disegnati. Le illustrazioni di Fabio Magnasciutti nascono da un flusso di creatività, da uno sguardo spesso “laterale” sull’attualità, da una visione del mondo sempre mediata dall’ironia. Le sue immagini poetiche che abbiamo imparato a conoscere sulle pagine de Il Venerdì, Left, Linus, l’Unità, il Fatto quotidiano, gli Altri, Linus e Left, Giunti, Curci, Lapis, Barta e sui libri, raccontano i sentimenti e le nostre emozioni davanti al fatto del giorno, o semplicemente fissano un momento della nostra quotidianità che non sapevamo potesse essere tradotto in un’immagine, così nitida e potente