Stilista, sin dalle prime esperienze nella moda, si distingue per le sue sperimentazioni, per la sua capacità di “sentire” le realtà differenti intorno a lui, le commistioni con l’arte, con la musica, con la danza, con il teatro, con il cinema: la moda, per lui, è il legame con gli altri linguaggi, un nuovo alfabeto che può comunicare con gli altri.
Insignito di numerosi premi progetta, installa, inventa produce instancabilmente. Nel 2003 è stato nominato direttore artistico di Kenzo. Nel 2013 ha ricevuto la Laurea Honoris Causa in Arti visive dall’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.
La sua performance “Mio cuore, io sto soffrendo” è diventata uno spettacolo teatrale, presentato a Cagliari al teatro Massimo, a Milano al Teatro dell’Elfo, a Reggio Emilia e ha in programma di spostarsi nel maggio 2020 a New York. Nel frattempo si dedica ai tappeti con il progetto “Perdersi a Eudossia” dove impiega le maestranze sarde artigianali e si appassiona alla ceramica realizzando diversi progetti tra i quali “Soggiorno all’aperto”.
La sua ribellione contro gli estremismi e la “purezza” è un tratto distintivo della sua ricerca.