PAZZA IDEA FESTIVAL Icona edizione 2017

Elena Stancanelli

Fiorentina di nascita e di studi (laureata a Firenze in Lettere moderne), si trasferisce a vivere a Roma, dove ha frequentato l’Accademia d’Arte Drammatica. Nel frattempo intraprende la carriera letteraria, partecipando al Premio Giuseppe Berto e vincendolo con Benzina, pubblicato da Einaudi nel 1998.

Da quest’ultimo e dal suo successivo romanzo, Le attrici (2001, Einaudi), la regista Monica Stambrini ha tratto il film Benzina (2001). Elena Stancanelli è attiva anche nella produzione di racconti, pubblicati su riviste e rotocalchi (MaxAmicaGulliverTutte StorieCosmopolitanMarie Claire) e su alcuni quotidiani nazionali (Il secolo XIXCorriere della Sera). Collaboratrice stabile del quotidiano La Repubblica, scrive anche su il manifesto e l’Unità. Ha partecipato all’album tributo ai Diaframma, Il Dono cantando la canzone Amsterdam. Nel 2016 il suo La femmina nuda è candidato al Premio Strega e vincitore del Premio Vittoriano Esposito.

Appuntamenti

La femmina nuda

Anna è una donna intelligente, bella, con un lavoro interessante, ma di colpo tutto questo non serve più. Dopo cinque anni la sua storia d’amore con Davide affonda in una palude di tradimenti, bugie, ricatti. E la sua vita va in pezzi. Si trasforma in un’isterica, non dorme, non mangia, fuma e si ubriaca ogni sera per riuscire ad addormentarsi. Compulsivamente inizia a frugare nel telefonino di lui nelle chat, sui social. Non sa cosa sta cercando, non sa perché lo sta cercando. Per un anno rimarrà prigioniera di quello che lei stessa chiama il regno dell’idiozia, senza riuscire a dirlo a nessuno. Questo racconto è la sua confessione, sotto forma di lettera, a Valentina, la sua più cara amica, che l’ha vista distruggersi sera dopo sera. Anna dice tutto, senza pudore. I dettagli umilianti e ridicoli, l’ossessione, la morbosità.

Anna somiglia a tutti noi, che combattiamo questa guerra paradossale che chiamiamo amore. Ogni tanto vinciamo, più spesso perdiamo. L’unica cosa su cui possiamo sempre contare, l’unica capace di indicarci i nostri confini, i nostri bisogni, è il corpo. E sarà al corpo che Anna si aggrapperà per sconfiggere il dolore.

Anno di pubblicazione: 2016
Editore: La nave di Teseo