Massimo Arcangeli è professore ordinario di Linguistica italiana presso la Facoltà di Lingue e Letterature straniere dell’Università di Cagliari. Dal 2008 al 2010 ha ricoperto l’incarico di Preside della Facoltà di Lingue e Letterature straniere dell’ateneo cagliaritano. Negli a.a. 2010-2014 ha insegnato presso l’Università LUISS-Guido Carli. Dall’a.a. 2013-2014 insegna presso il Ciels di Padova. Dal 2010 al 2013 è stato il responsabile scientifico mondiale del Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri (PLIDA). In questa veste ha diretto quasi 300 centri certificatori dell’italiano come lingua straniera, in Italia e all’estero. Linguista, sociologo della comunicazione, critico letterario e scrittore, è componente del collegio di dottorato in Linguistica storica e storia linguistica italiana dell’Università “La Sapienza” di Roma; collabora con l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani, dove svolge e ha svolto anche mansioni direttive, e con la radio e la televisione pubblica e privata; scrive o ha scritto, anche in veste di opinionista ed editorialista, su varie testate quotidiane e periodiche; è garante dell’Italianistica a Banska Bystrica, sede di una delle tre principali università slovacche, e membro della Scuola di Dottorato in Studi Romanzi della medesima università; è External Examiner per l’Università di Malta; è stato Direttore dell’Osservatorio della Lingua Italiana Zanichelli, editore per il quale ha tenuto anche una rubrica sull’“antiburocratese”; dirige varie imprese editoriali, è consigliere scientifico di varie riviste e collane editoriali, dirige, condirige o è responsabile scientifico di una decina di festival culturali nazionali e internazionali. Autore di oltre 600 contributi, fra cui una quindicina fra monografie (l’ultima: La solitudine del punto esclamativo, Milano, il Saggiatore, 2017) e saggi a quattro mani, ha tenuto corsi e conferenze su invito in Italia, in Europa e in tutto il mondo, anche come visiting professor.
Nel 2016 ha ricevuto il premio internazionale “Bronzi di Riace”, giunto alla quindicesima edizione e attribuito “a quelle personalità che, come fieri guerrieri, hanno combattuto per la crescita e lo sviluppo della nazione distinguendosi, in Italia e nel mondo, per competenza e professionalità, e portando alto il nome della propria terra”.