Poesia

Fai un favore: leggi poesia!

Qualcuno la definisce “il terzo occhio”, altre preferiscono “il ridicolo di scrivere poesie al ridicolo di non scriverne” (W. Szymborska): la poesia è una lama affilata che incide la realtà e spesso ne rivela i segreti. 

Da diversi anni, nel Festival Pazza Idea, abbiamo deciso di riservare uno spazio speciale a questa forma di letteratura ed espressione creativa, scoprendo con stupore che non è (più) per pochi appassionati ma ha invece conquistato una fascia grandissima di cultori e curiosi, anche tra i più giovani. La poesia, nell’immaginario collettivo, non è più soltanto quella dei grandi classici studiati a scuola ma, complici anche le opportunità della Rete, diventa una modalità di racconto del mondo e di sé. 

Se le grandi voci sono immortali – pensiamo a Patrizia Cavalli, che al nostro Festival è stata protagonista di uno degli incontri più partecipati con la sua performance e un pubblico entusiasta – crediamo sia importante dare spazio e respiro anche alle voci più giovani e contemporanee, come Viola Lo Moro, che sperimentano con audacia anche forme espressive a metà fra lo slam poetry e i classici, magari “contaminati” da altre arti, così come con Gio Evan siamo andate incontro a una dimensione più giovane e popolare.

Fin dalle prime edizioni la poesia è stata una luce che ci ha guidato alla scoperta delle voci più interessanti del Novecento: dall’incontro a tema sulla vita di Antonia Pozzi al cortometraggio su Alda Merini, ci appare evidente che il genio femminile trova nell’espressione in versi una sua dimensione potentissima.
Maria Grazia Calandrone ne è un esempio: attraverso la sua storia, raccontata in poesia e nei romanzi, ha tratteggiato ancora una volta la formidabile fragilità dell’esistenza umana e le sue infinite possibilità.
Da diversi anni il nostro spazio poetico si è fatto multiforme e comprende sempre un appuntamento fatto di musica e parole, un reading poetico curato per noi da Yari Selvetella, che fiorisce grazie alle scelte più squisitamente letterarie orientate verso i grandi protagonisti e le grandi protagoniste come Szymborska, Farrokhzad, Ferlinghetti, Pavese, Hikmet, Kavafis, Loi, Parra, Pessoa, Rilke, Ritsos, Rumi, Saba, Satta, Sengor, Shelley e molti altri; e le performance di attrici e attori che letteralmente ne incarnano l’opera.

E di corpo e carne è intrisa l’opera di una grande poetessa contemporanea, Patrizia Valduga, che con la sua memorabile performance del 2018 è riuscita a trasportarci in altri luoghi che soltanto la lama affilata della poesia può raggiungere. Alla sua intensa produzione poetica è dedicato inoltre un reading musicato da Daniele Di Bonaventura e interpretato da Maria Loi. Poi ci sono le possibilità del digitale, la curiosità di moltiplicare le possibilità: la performance poetica per voce umana e voce digitale TRACKS, con Egidia Bruno e Vincenzo Vecchione, ha proposto nuove forme per potersi esprimere e lavorare ed è stata apprezzatissima proprio per il suo carattere diverso dal solito.

Nella sua complessità, la poesia offre punti di vista sempre nuovi e per restituire questo senso di mescolanza, questa capacità di dar voce alla convivenza delle differenze, negli anni sono stati letti lavori e capolavori di: Aragon, Eluard, Lee Masters, Majakovskij, Ungaretti, Brecht, Quasimodo, P.Levi, J.Lussu, Luzi, Gatto, Ginzburg, Montale, Pavese, Petroni, Hughes, Ritsos, Damiani, Anedda; Baldini, Cvetaeva, De Vita, Emre, Isaka, Ishimure, Hafez, Hikmet, Kavafis, Loi, Mereu, Mistral, Nordbrandt, Qabbani, Pessoa, Rilke, Ritsos, Rumi, Saba, Satta, Sengor, Shelley, Stanescu, Szymborska, Tagore, Yang Wanli, Filippo Tommaso Marinetti, Antonia Pozzi, Pier Paolo Pasolini, Edoardo Sanguineti, Antonio Veneziani, Luigi Di Ruscio, Milo De Angelis, Patrizia Cavalli, Umberto Fiori, Patrizia Valduga, Pierluigi Cappello, Franco Arminio, Andrea Di Consoli, Gabriele Galloni, Sandro Penna, Pierre De Ronsard, Pablo Neruda, Nicanor Parra, Nazim Hikmet, Vladimir Majakovskij, Manlio Massole, Rocco Scotellaro, Amelia Rosselli, Sergio Atzeni, Tiziano Scarpa, Maria Grazia Calandrone, Giuseppe Conte, Giacomo Leopardi e molte e molti altri.


Cos’è la poesia” è una domanda che, ogni volta, mi mette con le spalle al muro. Mi atterrisce e mi atterra.  Forse la poesia gioca a nascondino, genera i suoi figli, i suoi versi e poi se la dà a gambe, non vuole essere vista o nominata. Deve essere una creatura selvatica e imprendibile o forse una creatura che colpisce da lontano con il suo arco sacro. Nelle parole di Milo De Angelis, ospite a Pazza Idea nel 2023, c’è tutto il senso del mistero della poesia, quella sensazione che dopo molti anni abbiamo capito di non voler spiegare, soltanto vivere e talvolta inseguire, accompagnati dalle persone giuste: i poeti e le poetesse.